Monthly Archives: Novembre 2018

Perchè la fattura elettronica non fa paura

Ad oggi, che la legge prevede l’obbligo di emettere fattura elettronicamente, tante aziende e professionisti non si sono ancora adeguati

La fatturazione elettronica è diventata un vero e proprio spauracchio per molte aziende e professionisti.

Durante i mesi di avvicinamento a Gennaio 2019(termine dal quale la fatturazione elettronica è diventata obbligo di legge) aleggiava tra gli imprenditori timore, confusione, sconforto e disapprovazione per l’introduzione di questo obbligo.

Una volta appurato il fatto che sarebbe diventata obbligatoria per tutte le partite Iva, è iniziata la confusione sul software da utilizzare e a chi rivolgersi.

Ad oggi, che la legge prevede l’obbligo di emettere fattura elettronicamente, tante aziende e professionisti non si sono ancora adeguati e stanno ancora navigando in un limbo fatto di ricerca del software meno costoso, false speranze di un dietrofront del governo sulla legge, affidamento a commercialisti che le emettano per loro conto a caro prezzo. Una grande confusione insomma!!

Ma perché il legislatore ha previsto questo obbligo? E’ l’ennesimo bastone tra le ruote di chi fa impresa?

A NOSTRO PARERE NO.

Lo scopo di tale provvedimento oltre al maggior controllo fiscale è quello della riduzione dei costi di gestione del documento cartaceo, della stampa, della spedizione e dell’archiviazione. Ci sarà maggiore certezza nei rapporti economici, con miglioramenti possibili nei tempi di riscossione e nell’incasso dei crediti. La riduzione progressiva della carta, fino all’eliminazione di essa dalle aziende, grazie alla rivoluzione digitale, è un obiettivo da raggiungere per salvaguardare il futuro del pianeta e delle nuove generazioni, ed è un valore fondamentale nella mission di Swifty. I nostri sistemi infatti, oltre a snellire e velocizzare il lavoro in azienda, sono sempre volti a diminuire drasticamente l’utilizzo di carta e di stampe, per rendere le aziende sempre più ecosostenibili.

Dal punto di vista concettuale quindi, siamo assolutamente favorevoli alla fatturazione elettronica… ma andiamo ad analizzare il lato pratico.

 

La fatturazione elettronica si traduce necessariamente in un costo superiore per l’azienda?

ASSULUTAMNETE NO.

Una delle maggior ragioni di avversità verso la fatturazione elettronica, è relativa al fatto che molte aziende hanno scelto software a pagamento, o addirittura qualcuno ha scelto di far emettere ogni singola fattura al proprio consulente ad un costo decisamente elevato. Purtroppo queste scelte sono state dettate dalla scarsità di informazioni, infatti, sia la camera di commercio che l’agenzia delle entrate mettono a disposizione software gratuiti e facili da usare che permettono di creare, inviare e ricevere le fatture elettroniche.

A questi link potete trovare queste soluzioni gratuite, evitando inutili spese:

https://fatturaelettronica.infocamere.it/fpmi/selectLogin

https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Aree+tematiche/Fatturazione+elettronica/Fatturazione+elettronica+site+area/Servizi+consultazione+e+conservaz+Fatture+elettroniche/?page=areetematiche

 

Sviscerati i temi caldi che riguardano questa innovazione, smontando le ragioni che rendono questo provvedimento un mostro da combattere e di cui avere paura, vi diciamo che la fatturazione elettronica è obbligo in diversi paesi del mondo già da diversi anni, e ha portato benefici sia al sistema fiscale nazionale che alle aziende. Chiudiamo quindi con il nostro pensiero:

Mai ostacolare l’innovazione a prescindere solo perché comporta un cambiamento, ma utilizzare l’informazione e la formazione per cavalcarla al meglio.

Blockchain: lanciata call per esperti

Il MiSE avvia la manifestazione d’interesse per la selezione di 30 componenti del Gruppo di esperti di alto livello

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un “Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la selezione di 30 componenti del Gruppo di esperti di alto livello per l’elaborazione della strategia nazionale sulle tecnologie basate su registri distribuiti e blockchain”.

Il MISE ritiene priorità fondamentale per il nostro Paese conoscere, approfondire e affrontare il tema delle distributed ledger technologies (DLT) e della blockchain, nonché aumentare gli investimenti pubblici e privati in tale direzione e nelle tecnologie strettamente connesse alle stesse, come già espresso nelle linee programmatiche presentate dal Ministro.

Le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la blockchain sono destinate a cambiare radicalmente le nostre vite, la società nella quale viviamo e il tessuto economico e produttivo del Paese. Dobbiamo decidere da che parte stare: se continuare a seguire i processi di sviluppo che si realizzano a livello globale o essere parte del cambiamento provando a governare questi processi con delle strategie nazionali ben delineate, che valorizzino le eccellenze che, anche nel settore della tecnologia, abbiamo nel nostro Paese”, ha dichiarato il Ministro Luigi Di Maio, che nella giornata di ieri ha formalizzato l’adesione dell’Italia alla Blockchain Partnership Initiative promossa dall’Unione europea, da cui il nostro Paese era inspiegabilmente rimasto fuori.

Dopo l’adesione dell’Italia alla partnership europea, e prendendo le mosse dalle iniziative dell’Unione, il prossimo passo del MISE, come già avvenuto per l’Intelligenza artificiale, è l’adozione di una Strategia Nazionale per le DLT e la blockchain, da elaborare avvalendosi di un Gruppo di esperti che approfondisca policy e strumenti sui diversi temi connessi allo sviluppo e all’adozione di tecnologie DLT e blockchain, soffermandosi in particolare su obiettivi ben precisi:

  • individuare iniziative private già esistenti a livello nazionale, monitorarle e analizzarne gli sviluppi e le ricadute socio-economiche;
  • individuare use case relativi all’utilizzo delle DLT nel settore pubblico al fine di promuoverne la diffusione;
  • individuare buone prassi sviluppatesi sulle tecnologie in parola elaborando strumenti per diffonderne l’applicazione;
  • approfondire le condizioni necessarie per promuovere la ricerca, lo sviluppo, l’impiego, l’adozione ed il mantenimento del carattere decentralizzato delle DLT e in particolare della blockchain in modo da incrementarne e accelerarne la diffusione nei servizi pubblici e privati;
  • elaborare gli strumenti necessari per creare e favorire le condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità di queste tecnologie;
  • elaborare strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli smart contract.

Per assicurare un approccio organico e trasversale al tema della blockchain, il Gruppo, presieduto dal Ministro o suo delegato, sarà composto da:

  • 10 membri esponenti del mondo imprenditoriale o delle associazioni di categoria di riferimento che operano in ambito di DLT e blockchain;
  • 10 esponenti di organismi e centri di ricerca, della pubblica amministrazione, del mondo accademico o think-tank;
  • 10 esponenti delle organizzazioni sindacali, del terzo settore, dei consumatori o, in generale, della società civile.
  • Rappresentanti MISE.

Per assicurare trasparenza e poter beneficiare della massima condivisione e del contributo dell’intera comunità di interesse, la Strategia Nazionale Blockchain, una volta elaborata, sarà poi sottoposta a consultazione pubblica.

Fonte: MISE