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WannaCry: cos’è, come funziona e come proteggersi dal nuovo Ransomware

Nel tardo pomeriggio di ieri si è diffusa la notizia di un attacco Ransomware su vasta scala che ha colpito molti PC a livello globale tra cui numerosi ospedali in Gran Bretagna, aziende, enti e l’Università Bicocca di Milano.

Nel tardo pomeriggio di ieri si è diffusa la notizia di un attacco Ransomware su vasta scala che ha colpito molti PC a livello globale tra cui numerosi ospedali in Gran Bretagna, aziende, enti e l’Università Bicocca di Milano. La vicenda ha fatto subito il giro del mondo tanto che sui social network sono numerose le conversazioni riguardanti Wanna Decrypter, meglio noto come WannaCry (tradotto letteralmente come voglio piangere), il nuovo Ransomware che dalla serata di ieri ha messo in allerta gli utenti di tutto il mondo per paura che la minaccia possa interessare anche i PC Windows presenti nelle proprie abitazioni.

Ma cos’è e come funziona Wannacry? Si tratta di un Ransomware, uno dei malware più pericolosi degli ultimi anni: è in grado di insediarsi all’interno del sistema operativo e criptare ogni file salvato sull’hard disk e su eventuali chiavette USB collegate. L’unico modo per poter tornare a visualizzare e modificare i propri file è legato al pagamento di un riscatto in bitcoin, valuta elettronica utilizzata dai cyber criminali poiché le transazioni non possano essere rintracciate e l’identità del malvivente resta segreta. Secondo alcune immagini diffuse su Twitter da alcuni utenti che si sono ritrovati il computer infetto da questa minaccia l’importo richiesto inizialmente dagli hacker che hanno diffuso il Ransomware Wannacry era pari a 300 dollari ma secondo alcuni report la cifra sarebbe già raddoppiata raggiungendo fino a 600 dollari.


Il malware in questione si basa su due exploit (EternalBlue e DoublePulsar) che sono stati estratti da una serie di utility in possesso dell’NSA americano, da pochi mesi in possesso degli hacker. Nonostante il team di Microsoft ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza collegato alla diffusione di questa minaccia già dal mese di marzo, molti dispositivi presenti in numerose strutture pubbliche come gli ospedali e più in generale gli ambienti di lavoro ed i luoghi pubblici, non sono stati aggiornati con gli update di sicurezza, esponendo il PC a minacce di questo tipo.

Con buona probabilità infatti i computer compromessi dall’attacco hacker di ieri hanno interessato PC con sistemi operativi non aggiornati, sfruttando una falla presente nell’SMB Server di Windows, soprattutto su PC con Windows XP, non più supportato dalle patch di sicurezza da oltre un anno. Per evitare pericoli legati a nuovi attacchi Ransomware si consiglia quindi di installare l’ultima versione del sistema operativo, utilizzare un buon antivirus e soprattutto evitare di scaricare allegati da mail sospette o cliccare su link che possono nascondere pericoli per la sicurezza dei vostri dispositivi. Ricordiamo che in passato gli attacchi Ransomware hanno interessato anche smartphone e tablet e pertanto è importante scaricare applicazioni solo dagli store ufficiali, evitando di ricorrere a file .APK scaricati da fonti non sicure.

Fonte: tech.fanpage.it

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LIBERI PROFESSIONISTI

La regione Emilia Romagna ha appena lanciato un bando per INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI IN NUOVE TECNOLOGIE, INNOVAZIONI DI PROCESSO, E IN TECNOLOGIE INFORMATICHE.

Il bando è rivolto a tutti i liberi professionisti ordinistici e non, con sede legale od operativa in Emilia Romagna.

SPESE AMMISSIBILI:

-Acquisto di attrezzature, infrastrutture informatiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la de-materializzazione dell’attività, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica, il cloud computing il business process compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento.

– Spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software e di servizi applicativi necessari agli obiettivi dell’intervento od altre forme di proprietà intellettuale.

-Interventi accessori, anche di carattere edilizio, strettamente necessari alla realizzazione del progetto, nel limite massimo di € 5.000,00.

-Spese per l’acquisizione di consulenza specializzate per la realizzazione del progetto: tali spese sono riconosciute nella misura massima del 30% della somma totale delle altre voci di spesa.

MISURA DELL’INVESTIMENTO E DEL CONTRIBUTO

La spesa minima dell’investimento deve essere pari o superiore a 15.000€.

I contributi previsti dal bando sono concessi a FONDO PERDUTO e nella misura del 40% dell’investimento, che può arrivare a 45% se si realizza un incremento occupazionale.

L’importo massimo del contributo concesso non può superare i 25.000€.

SCADENZE:

dalle ore 10 del giorno 03/05/2017 alle ore 17 del giorno 31/05/2017 per gli interventi che si intendono realizzare entro il 31/12/2017;

dalle ore 10 del giorno 12/09/2017 alle ore 17 del giorno 10/10/2017 per gli interventi che si intendono realizzare dal 01/01/2018 al 31/12/2018;

Agevolazioni fiscali per prodotti informatici

SUPER AMMORTAMENTO 250%

Con la manovra finanziaria per il 2017 è stata introdotta una norma per agevolare lo sviluppo tecnologico delle imprese.

La legge prevede infatti che i beni strumentali acquisiti nell’arco del 2017 possano essere ammortizzati per il 250% del loro valore, in modo da aumentare i costi ed abbattere l’imponibile su cui verranno calcolate le tasse da pagare.

Per quanto riguarda invece i software, i sistemi, le piattaforme e LE APPLICAZIONI (sia mobile che web) possono essere invece ammortizzate al 140% del loro valore.

Tutti i beni riguardanti i beni e i software ammissibili al super ammortamento sono elencate nella tabella “industria 4.0 che alleghiamo.

Tra quest’ultime possono rientrare applicazioni catalogo, applicazioni per la gestione del magazzino e della rete commerciale, applicazioni per la scansione 3d.

Apple presenta il nuovo iPad con display da 9.7″ e chip A9: si parte da 409€

Oltre alla variante RED di iPhone 7 e iPhone 7 Plus, Apple ha oggi aggiornato il suo store online introducendo un nuovo iPad con display da 9.7″, disponibile nei tagli da 32GB e 128GB e nelle versioni Wi-Fi e Wi-Fi + Cellular.

Molto si è parlato nelle ultime settimane di un aggiornamento della linea iPad. Ebbene oggi, dopo l’annunciata manutenzione dell’Apple Store Online, il colosso di Cupertino ha svelato il nuovo iPad con Display Retina da 9.7″.

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Il motore del dispositivo è il chip A9 a 64-bit di proprietà di Apple. Tale processore garantisce fluidità e velocità per tutte le applicazioni, anche quelle con una grafica più “ricca”. Il tablet esegue ovviamente iOS 10, ha una batteria che garantisce 10 ore di autonomia, una fotocamera da 8MP e videocamera FaceTime HD, il sensore di impronte digitali Touch ID.

 

«iPad è il tablet più popolare al mondo. I clienti apprezzano il suo ampio schermo da 9,7″ per guardare film e programmi TV, navigare sul web, videochiamare con FaceTime e ammirare foto; e ora l’iPad è ancora più accessibile,» ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple. «I nuovi clienti e tutti gli utenti che desiderano effettuare l’aggiornamento da un modello precedente ameranno questo nuovo iPad da utilizzare a casa, a scuola e al lavoro, grazie allo splendido display Retina, al nostro potente chip A9 e alla possibilità di accedere alle oltre 1,3 milioni di app sviluppate specificamente per questo dispositivo.»

Modelli, prezzi e disponibilità

Il nuovo iPad con display Retina da 9.7″ sarà disponibile in tre varianti di colore: Argento, Oro e Grigio Siderale. Il nuovo tablet potrà essere ordinato a partire dalle 16:01 del 24 Marzo 2017. Questi i modelli con rispettivi prezzi:

  • iPad 9.7″ da 32GB Wi-Fi: 409€
  • iPad 9.7″ da 128GB Wi-Fi: 509€
  • iPad 9.7″ da 32GB Wi-Fi+Cellular: 569€
  • iPad 9.7″ da 128GB Wi-Fi+Cellular: 669€

Veggy Si Aggiorna con la sua Bacheca !

Veggy si aggiorna introducendo una nuova bacheca interattiva.

Potrai condividere, oltre alle tue ricette preferite, commenti, like e qualsiasi contenuto personale con al community di Veggy !

Aggiorna l’App, cosa stai aspettando

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Prima di annunciare il PHAB2 Pro e i Moto Z, Lenovo ha mostrato al pubblico del Tech World 2016 i concept di due dispositivi con schermo flessibile. CPlus è in pratica uno smartphone da polso, mentre Folio è un tablet che diventa smartphone e viceversa. I due prodotti sono ancora incompleti, quindi non arriveranno sul mercato in tempi brevi.

 

Molti produttori, tra cui Samsung, dovrebbero presentare smartphone pieghevoli nel corso del 2017. Per quanto riguarda lo schermo non sembrano esserci particolari problemi, mentre le maggiori difficoltà si incontreranno con batteria e scheda madre. Lenovo non ha svelato le tecnologie usate per realizzare il CPlus, ma dal video si deduce che alcune parti dello smartphone sono in plastica e gomma. Il dispositivo ha una forma simile ad un telecomando e può essere arrotolato intorno al polso, come un braccialetto.

Lenovo ha sottolineato che i due prodotti rappresentano il futuro, ma non è detto che arriveranno sul mercato in questa forma.

 

Fonte: http://www.webnews.it/

Lenovo CPlus e Folio, smartphone pieghevoli

“Vi spiego perché sui social ha vinto il NO”

I dati Social danno, a seconda della fonte che si prende in esame, il NO tra il 51% ed il 56%. indipendentemente dalla percentuale il dato netto è irrefutabile: il NO sui social ha vinto. A mani basse.

Ma… Già, ci sono una serie di “ma” da tenere in considerazione.

Primo ma: anche se le numeriche del NO sono sicuramente più importanti, c’è da dire che il fronte del Sì si è sempre espresso in modo più pacato, come quasi sempre accade per la parte che è, in un modo o nell’altro, a favore della forza al governo.
Era “di moda” essere per il NO, e questo ha, sicuramente, condizionato in modo importante la quantità di persone che hanno deciso di esprimersi in modo deciso per un voto del NO.
E dove è di moda dire NO dobbiamo aspettarci una ristretta quantità di SÌ.

Secondo ma: nelle ultime 36 ore il fronte degli indecisi è aumentato in modo significativo, andando a rappresentare una percentuale importante di utenti della rete che, comunque sia, chiedeva informazioni. Una quantità importante di elettori che nelle ultime 24 ore erano assolutamente influenzabili e che l’ingente quantità di pubblicità che i due comitati hanno sfoggiato in queste ore (silenzio elettorale o meno, prima o poi bisognerà pensarci) ha sicuramente avuto modo di influenzare.

Terzo ma: in azione questa volta i BOT, sistemi automatici di creazione post, erano in funzione per tutti gli schieramenti, ma nettamente più importanti nella parte del NO, con migliaia di utenti e migliaia di contenuti al giorno che si accumulavano per sostenere, in modo automatico, le ragioni di una delle parti.

E quindi? E quindi i Social hanno detto di NO e sicuramente il fronte del NO ha avuto un ausilio assolutamente maggiore nel promuovere le proprie idee.
E le dichiarazioni di voto, se stavolta non mentiranno, parlano di una Italia che ha scelto, almeno sui social, di dire – o forse sarebbe meglio dire “urlare” – le ragioni di un NO forte.

Fonte:

Di:
Matteo Flora
*founder e Ceo The Fool

Whatsapp ha finalmente bloccato la condivisione delle informazioni con Facebook in tutta Europa

Ce l’abbiamo fatta. Dopo essere stato sotto pressione dai regolatori della privacy di tutta Europa, Facebook sta facendo dei passi indietro in merito alla questione della condivisione dei dati di Whatsapp con il social network.

E’ il Financial Times a riportare la sospensione di questa politica già a partire dalla scorsa settimana dopo i problemi avuti nel Regno Unito e in Germania.

Mossa saggia quella di Zuckerberg ma anche di Jan Koum dato che proprio il CEO di Whatsapp, a fine Ottobre, era stato avvertito da ciascuna delle 28 Nazioni dell’Unione Europea che questa mossa stava dando “serie preoccupazioni”.

Agli utenti era stato comunicato, attraverso un aggiornamento dei termini del servizio, che il nome profilo, la foto, lo stato online e le altre attività sarebbero state condivise con Facebook per testare nuove caratteristiche che li avrebbe aiutati ad interagire con le imprese.

Whatsapp ha sempre sostenuto che i messaggi sarebbero stati protetti da crittografia end-to-end e pertanto illeggibili sia da Facebook che da Whastapp, ma gli esperti di privacy hanno continuato a premere sulle due società. La scorsa settimana l’Information Commissioner’s Office del Regno Unito ha confermato che Facebook aveva arrestato la raccolta dei dati. Questa notizia, ora è estesa a tutta Europa.

Attenzione!Più di 700 milioni di smartphone Android inviano in background i vostri dati personali a server cinesi.

E’ il New York Times a rivelare una delicatissima questione legata alla privacy e alla sicurezza che viene infranta da tantissimi smartphone Android, i quali ogni 72 ore inviano una certa quantità di dati a server cinesi. In queste ore infatti, le autorità statunitensi stanno indagando per capire quali tipi di dati vengono inoltrati e se la funzione è mirata a scopi commerciali oppure a tentativi di spionaggio da parte del governo cinese.

Ad individuare la backdoor è stata la Kryptowire, azienda specializzata in sicurezza. I dispositivi Android coinvolti sono quelli che utilizzano un meccanismo di aggiornamento software over-the-air sviluppato dalla Adups Technology Co. Ltd.

Si parla di circa 700 milioni di smartphone, computer di bordo di automobili ed altri dispositivi smart. Uno degli smartphone incriminati è il BLU R1 HD che in America è facilmente reperibile tramite Amazon USA e negozi come BestBuy a 49$.

La Adups Technology, come riportato sul sito web, fornisce il software anche a due dei più grandi venditori cinesi, famosi anche in Italia come ZTE e Huawei.

La Backdoor è in grado di lavorare del tutto indisturbata e non viene rilevata nè da software antivirus nè dalle protezioni di Android, tuttavia può raccogliere dati molto importanti come l’IMEI, il testo dei messaggi, la lista dei contatti rubrica, lo storico delle chiamate ricevute ed effettuate, può trasmettere la localizzazione, ottenere statistiche sull’utilizzo delle applicazioni utilizzate ed in alcune varianti può anche installare applicazioni da remoto.

La BLU Products ha affermato che 120.000 dei suoi dispositivi affetti dal problema sono stati messi in sicurezza con un aggiornamento software, tuttavia la quantità di dati immagazzinati sui server cinesi e i centinaia di migliaia di smartphone ancora soggetti a questo tipo di spionaggio non rappresentano certamente un problema di poco conto.

Sony conferma l’arrivo di almeno 5 giochi Playstation per iPhone e iPad

Seguendo l’esempio di Nintendo con Pokemon GO,Sony ha deciso di passare 5 dei suoi migliori giochi per Playstation su dispositivi Android e IOS.

Da diverso tempo Nintendo è sbarcata sul mercato mobile proponendo diverso giochi,e avendo riscontrato un gran successo dopo il lancio di Pokemon GO ha deciso di lanciare un altro colossal della piattaforma nipponica : Super Mario Run.La mossa di Nintendo non è passata di certo inosservata,infatti Sony ha appena ufficializzato il lancio di almeno 5 dei suoi migliori giochi per dispositivi IOS e Android.A breve per i nostri smartphone potrebbero arrivare ad esempio Crash Bandicoot, Uncharted, Ratchet & Clank, God Of War, inFamous, Killzone, LittleBigPlanet, Gran Turismo ecc. Questa è una lista dei marchi che hanno riscontrato più successo sulla console nipponica e che sicuramente otterranno anche un gran successo per il mercato mobile,garantendo a Sony ulteriori guadagni.

Al momento non si sa a quali di questi giochi stiano lavorando,ma l’ufficialità della notizia è apparsa in rete,dichiarando che stanno lavorando su 5 titoli diversi.Non ci resta che attendere nuove notizie che probabilmente arriveranno per il PlayStation Experience che si terrà il 3 – 4 Dicembre di quest’anno.