“L’intelligenza artificiale è il futuro, chiunque diventi leader in questo ambito sarà il sovrano del mondo”. Queste le parole di Vladimir Putin agli studenti russi
Controllare smartphone e computer tramite un sensore impiantato nel cervello non è più fantascienza, ma il traguardo raggiunto da Neuralink, ed annunciato dal fondatore Elon Musk.
Un foro di 8 mm nel cranio permetterà di impiantare il chip collegato al cervello con fili più sottili di un capello umano, che possono essere “iniettati” con un ago di 24 micron per rilevare l’attività dei neuroni. A farlo, sotto la guida di un neurochirurgo, sarà un robot programmato per ridurre al minimo il margine di rischio per la salute e le funzionalità cerebrali.
Finora il sistema è stato testato con risultati incoraggianti su topi e una scimmia che ha controllato il computer con il suo cervello.
I campi di applicazioni di queste tecnologie sul genere umano sono potenzialmente infinite, prima fra tutte quelle in campo medico per aiutare le persone paraplegiche o amputate, fino a restituire addirittura il tatto o la vista.
Musk ha spiegato che in futuro potremmo creare un’interfaccia cervello-macchina in grado di creare una simbiosi con l’intelligenza artificiale. L’obiettivo di Neuralink è quello di mettere in grado chiunque di digitare 40 parole al minuto utilizzando solo col pensiero. Precisa anche che la “superintelligenza” sarà una facoltà per l’individuo ma con un potenziale enorme per lo sviluppo della nostra civiltà.
Musk non ha mai nascosto il suo pensiero che vede grandi minacce derivanti dall’intelligenza artificiale, infatti dice che Neuralink ha fatto passi da gigante sul “lato buono dell’intelligenza artificiale. La speranza per il momento è quella di arrivare alla prima sperimentazione su un paziente con paralisi nel 2020.