Il golpe Fallisce grazie ai social network …
Venerdi 15 Luglio 2016
ore22:00 le forze armate turche chiudono due ponti sul bosforo.
ore22:20 caccia militari sorvolano Istanbul ed Ankara, un ministro conferma che è in atto un tentativo di golpe.
ore22:22 viene bloccato l’accesso ai social network, ma non alle VPN(Virtual Private Network) cosi che chiunque possa continuare a postare e navigare sui social network.
ore22:25 i militari irrompono nella sede della rete radiotelevisiva turca e interrompono le trasmissioni.
ore22:41 con i carri armati vengono bloccati gli aereoporti di Ankara e Istanbul.
ore22:49 i militari prendono in ostaggio Hulusi Akar, il capo di stato maggiore delle forze armate turche.
ore 23:13 tramite la televisione di stato i golpisti annunciano l’introduzione del coprifuoco (cosi che nessuno esca dalle proprie case) e l’entrata in vigore della legge marziale.
ore 23:35 il presidente Erdogan attraverso FaceTime si collega con la CNN e incita il popolo a ribellarsi al golpe e a scendere in piazza per manifestare in suo favore.
Questa è la svolta del fallito golpe: l’annuncio di Erdogan diventa virale sui social network e le persone scendono in piazza contravvenendo al coprifuoco imposto dai militari.
Dopo alcuni scontri tra civili e militari, col passare delle ore i golpisti si arrendono alla maggioranza della popolazione che è scesa nelle strade per manifestare la propria contrarietà al colpo di stato.
Si consegna quindi alla storia un fallito golpe per l’imprudenza dei militari che hanno creduto di poter attuare un “colpo di stato anni 70”. La prima cautela che i golpisti devono avere, è quella di interrompere i canali di comunicazione di massa, affinchè alla popolazione arrivino solo le informazioni utili al colpo di stato. Nei golpe del 900 infatti, bastava impossessarsi di radio e televisioni, oggi invece…come ci insegna il fallito golpe turco, lo strumento principale di INFORMAZIONE è lo smartphone.